Ristrutturare casa: Inventivi 2017

Dalla sostituzione degli infissi alle opere per il risparmio energetico, fino all'acquisto dell'arredamento; proponiamo un'utile traccia sugli incentivi relativi ai lavori che potete eseguire al vostro immobile.
Quali sono le opere di ristrutturazione che possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi, chi può usufruire del bonus ristrutturazioni e quali documenti servono.

Isolamento termico

L'obiettivo dell'isolamento termico è quello di ridurre i consumi delle risorse energetiche, utilizzate per il riscaldamento ed il raffrescamento dell'immobile, riducendo così l'inquinamento generato dall'emissione di gas inquinanti derivanti dalla combustione delle fonti energetiche fossili.

Dal 2005 l'Italia ha accettato di ridurre le emissioni di elementi inquinanti di origine fossile (i gas serra); dal 2012 è stato creato un fondo per finanziare gli investimenti in efficienza energetica, le energie rinnovabili e le tecnologie di cogenerazione.

Con il Decreto Legislativo 192/2005 l'Italia ha recepito la direttiva europea n. 2002/91/CE stabilendo una serie di misure atte a ridurre il consumo energetico, introducendo la Certificazione energetica degli edifici, pensando poi anche alla riqualificazione energetica degli edifici.

Nel 2006 vengono emanate una serie di disposizioni correttive che modificano la la disciplina della certificazione energetica, la metodologia di calcolo per il rendimento energetico degli edifici ed estendono l’ambito di applicazione della certificazione energetica a tutti gli edifici, sia di nuova costruzione che esistenti.

Iniziano le detrazioni fiscali

Dal 2007 iniziano le detrazioni d'imposta per spese di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. Si parla di detrazione del 55% per le spese documentate sostenute entro il 31 Dicembre 2007, relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

La detrazione d'imposta è stata poi prorogata dallo Stato e regolamentata nuovamente con l'emanazione del DPR n. 59 del 2009 e con l'ulteriore D. Lgs. n.63 del 2013 con cui il Governo ha confermato le agevolazioni fiscali, sia per gli interventi di ristrutturazione su immobili esistenti che per gli interventi di riqualificazione energetica, allargando la possibilità di entrare in detrazione anche a seguito dell'acquisto di elettrodomestici (a basso consumo, quindi di classe A+ ad esempio) e mobili purchè collegati ad interventi di ristrutturazione.

Le Agevolazioni fiscali attuali

Le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e le riqualificazioni energetiche, sono state via via prorogate, con vari adeguamenti, e sono tutt'ora disponibili secondo le ultime disposizioni 2017.

Infatti, la legge di bilancio 2017 (Legge n. 232 - 2016) ha prorogato al 31 dicembre 2017 la possibilità di usufruire della detrazione Irpef al 50%, confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Dal 1 Gennaio 2018 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite massimo di 48.000 euro.

Inoltre, la legge di bilancio 2017 ha prorogato la detrazione del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all'arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.

Detti acquisti sono detraibili le spese documentate e sostenute dal 6 giugno 2013 fino al 31 dicembre 2017. Occorre rilevare che, dal 2017, la detrazione è consentita solo se l'intervento di ristrutturazione edilizia ha avuto inizio in data non anteriore al 1 gennaio 2016.

Agevolazioni anche per le Misure antisismiche

Per quanto concerne le spese relative ad interventi per l'adozione di misure antisismiche, la legge di bilancio 2017 prevede una proroga delle detrazioni fino al 31 dicembre 2021, nuove e specifiche regole per usufruirne, differenziazioni a seconda del risultato ottenuto con l'esecuzione dei lavori, della zona in cui si trova l'immobile e della tipologia di edificio.

Ad esempio, dal 2017 l'agevolazione non riguarda soltanto gli edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), ma anche quelli situati nelle zone a minor rischio (zona sismica 3), favorendo così un miglioramento generale dei fabbricati distribuiti sul territorio.

Inoltre, la detrazione può essere ripartita in 5 quote annuali e riguarda tutti gli immobili abitativi e non soltanto quelli adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive.

Infine, sono state introdotte detrazioni fiscali più elevate, qualora dagli interventi effettuati scaturisca una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore o quando gli interventi sono realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali.


Segue il link alla Guida dell'Agenzia delle Entrate con le indicazioni utili per richiedere correttamente il beneficio fiscale, illustrando modalità e adempimenti necessari.

Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali.

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